Costa Rica

1. Il tragico e repentino arresto della crescita della chiesa evangelica nel 1988 ha portato ad un decennio in cui ci sono stati pochi progressi. Ora ci sono numerosi Evangelici indipendenti (6% della popolazione) ed un numero ancora maggiore di ex Evangelici che sono tornati alla Chiesa Cattolica o in sette, oppure che hanno abbandonato il Cristianesimo. È necessario trasformare le cause di ciò in carburante per la preghiera.
a) Molti sono stati disillusi dalla rivalità tra le denominazioni e le aspre divisioni. Preghiamo che l’amore, l’umiltà e l’unità nello Spirito caratterizzino la leadership nelle chiese.
b) Banali legalismi e una sub-cultura inflessibile hanno scoraggiato molti nuovi Cristiani e simpatizzanti. Preghiamo per un risveglio.
c) Secolarismo, materialismo, post-modernismo e la mentalità New Age stanno svigorendo la vitalità delle congregazioni urbane.
d) Il fallimento morale dei responsabili evangelici – sia pastori Costaricani che tele-evangelisti degli Stati Uniti conosciuti a livello internazionale. La sfida consiste nel ristabilire sia una vita di santità sia la credibilità della causa di Cristo.
2. Il rinnovamento carismatico ha avuto un profondo impatto sulla Chiesa Cattolica Romana. Molti sono giunti ad una fede vivente e personale in Cristo. Da un lato, è aumentato il numero dei seminaristi e dei preti Costaricani ed il numero di coloro che vanno a messa. Dall’altro, molti hanno lasciato la Chiesa per i gruppi evangelici. Preghiamo che i Cattolici carismatici possano introdurre una maggiore spiritualità attraverso il loro programma di ‘ri-evangelizzazione’. La maggior parte dei Costaricani rimane nominale nella sua fede e nei suoi bisogni spirituali – immoralità, alcolismo e pratiche spiritiste sono molto diffusi.
3. I segni di speranza sono:
a) La crescita degli sforzi di collaborare per la missione e per l’evangelizzazione, nonostante le prolungate esitazioni di alcuni Evangelici. L’Alleanza Evangelica Costaricana, che rappresenta la maggior parte delle denominazioni, ha iniziato un programma ‘Costa Rica XXI Secolo’ con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle chiese a tutti i livelli. Preghiamo perché questa visione sia efficace e per i responsabili di questo ambizioso programma.
b) Il miglioramento della formazione dei responsabili. Ci sono 26 scuole Bibliche e seminari ed un esauriente programma di TEE. IMDELA (Istituto missiologico delle Americhe) ha aperto un programma sia residenziale che per studenti lavoratori, nelle missioni. Preghiamo affinché ci possa essere una nuova generazione di responsabili per le chiese che siano consacrati, efficaci e che onorino il Vangelo.
4. Speciali sfide evangelistiche:
a) Gli studenti si sono dimostrati meno sensibili al Vangelo, e la dipendenza dalle droghe è diventato un problema molto serio. In passato la leadership degli studenti cristiani è stata debole. C’è un crescente movimento studentesco nazionale collegato con ECU (IFES), Alfa y Omega (CCCI) Maranatha (opera Pentecostale tra gli studenti) ed altri.
b) È in corso l’evangelizzazione di tutte le tribù Amerinde ma la maggior parte è Cattolica nominale o animista. Comunque, è presente un chiesa locale sincretistica che fa sentire la propria voce, tra i Cabécar, e un input missionario evangelico verso i Boruca, Bribri, Guaymi e Maleku. Preghiamo che davvero possano essere fondate chiese indigene che usino le loro lingue madri.
c) Il numero dei Cinesi è aumentato. Molti emigrano da Taiwan e dalla Cina, la loro madrepatria. Alcuni sono diventati Cattolici, e adesso sono presenti tre piccoli gruppi di Evangelici. La Missione Cristiana Cinese ha iniziato un’opera tra loro nel 1985. Preghiamo affinché le barriere culturali e spirituali che ostacolano la fede siano abbattute e che le chiese si moltiplichino tra loro.
d) La comunità afro-caraibica Mekitelyu, sulla costa Caraibica è Protestante di nome, ma poche persone hanno una fede vitale e contagiosa in Cristo. Preghiamo per le campagne evangelistiche in corso e perché da queste possano nascere, come risultato, delle congregazioni di lingua Mekitelyu.
e) Gli immigrati Musulmani sono pochi ma in crescita. Sono soprattutto Arabi, Iraniani e provenienti dall’Asia Meridionale.
5. La Federazione delle Missioni Evangeliche della Costa Rica è diventato un esempio brillante della grazia di Dio nel dare alla Chiesa la visione per l’evangelizzazione del mondo. Alcance 2000 era una visione con gli obiettivi di: mobilitare 12,000 uomini e donne di preghiera, designare 50 popolazioni ancora non raggiunte in tutto il mondo e mandare all’estero 500 missionari inter-culturali. In otto anni il numero di missionari Costaricani è raddoppiato. Nel 1997 erano più di 260. Preghiamo per la crescita e la maturità di questo movimento.
6. Missioni. Le agenzie più grandi sono LAM (81), IMB-SBC (36), AoG (31), YWAM (28), CoN (26), CRWM (19), CAM (19). La stabilità del Paese è diventata una buona base per molti ministeri regionali e mondiali. Preghiamo perché tra le agenzie ci siano cooperazione e stretta comunione, in quanto c’è una frustrante duplicazione di sforzi e un predominio Nord Americano in molte agenzie di supporto. Ottenere i visti sta diventando più difficile.
7. Ministeri di aiuto cristiano:
a) Radio e TV. Ci sono quattro radio cristiane e due stazioni televisive; altre stazioni laiche trasmettono programmi cristiani. Preghiamo che gli sforzi che vengono fatti per limitare questo ministero possano fallire. Preghiamo anche che le trasmissioni possano portare conversioni tra i non credenti e crescita per i credenti.
b) La visione di LAM ‘Cristo per la città’. Questa ha portato, all’estero, a un ministero di squadre di missione a breve termine e, nel Paese, a cliniche pediatriche e all’evangelizzazione nelle bidonville.
c) La Società Biblica. La richiesta di Bibbie è grande ed in crescita. Preghiamo perché nessuna opposizione riesca a impedire la distribuzione delle Scritture.
d) L’Istituto di Lingua Spagnola, dove molti missionari imparano lo spagnolo. Preghiamo per lo staff e i missionari che studiano là.

(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2001) Traduzione di Miriam di Francia