DATI

CAPITALE: Ankara
GOVERNO:
 Repubblica democratica parlamentare
POPOLAZIONE:
79 814 000
LINGUE: Turco (ufficiale), curdo, altre lingue delle minoranze
ETNIE: Turchi 70-75%, Curdi 18%, altre minoranze 7-12%
AREA TOTALE:
780 043 kmq
CONTINENTE: Asia

1. La Turchia rimane la più vasta nazione al mondo non raggiunta dal Vangelo. Per oltre 1000 anni è stata una roccaforte del cristianesimo, ma oggigiorno è diventata una forte propagatrice dell’Islam. La popolazione cristiana è diminuita dal 22% allo 0,32% dal 1900 e la maggior parte di questi cristiani è composta da non turchi. Pochi dei 66 milioni di musulmani hanno sentito la Buona Novella.
2. La Turchia è una nazione che sta correndo in direzioni opposte, sospesa tra Europa ed Asia: alcuni lottano per portare il paese nell’Unione Europea, mentre altri rafforzano alleanze con gli stati musulmani del sud e dell’est. La costituzione, giudiziaria e militare, è secolare e difende la libertà religiosa, ma molti politici, la polizia e il crescente movimento islamico sono ostili a qualsiasi cosa cristiana. Pregate che tutti i tentativi di limitare la libertà religiosa siano resi vani, e che le ambiguità in materia legislativa possano essere chiarite: sono queste ultime che aprono la via al maltrattamento dei cristiani.
3. Molte questioni cruciali che la nazione sta affrontando hanno bisogno di una leadership di alto calibro per una loro soluzione. L’esercito deve servire il governo, non manipolarlo. È necessario inoltre affrontare i fallimenti in materia di diritti umani e trovare una soluzione per la questione turca. Una rigida applicazione del forte secolarismo di Ataturk sta alimentando un movimento islamico crescente e deve essere riconsiderato.
4. Le barriere di pregiudizio ed odio per il Vangelo possono sembrare insormontabili. Pregate che le seguenti possano crollare:
a) Storiche. Il lungo legame della Turchia con l’Islam e più di un millennio di aspre guerre con l’Europa ‘cristiana’ fanno sembrare la conversione come un tradimento.
b) Culturali. Essere turco vuol dire essere musulmano, anche se solo nominalmente. La pressione familiare, l’intimidazione della polizia e le minacce degli estremisti islamici dissuadono molti dal diventare cristiani, e forzano altri a rimanere credenti nascosti.
c) Opinioni prestabilite. Una resistenza profondamente radicata nell’opinione pubblica generale verso qualsiasi cosa che abbia a che fare con l’essere cristiani rende difficile ogni forma di testimonianza. C’è bisogno di preghiera perché ci sia un cambiamento radicale nell’opinione pubblica e per l’attenzione della stampa verso i cristiani.
d) Disinformazione. I cristiani evangelici sono raggruppati senza distinzione insieme ai terroristi armeni e ai Testimoni di Geova. Articoli sensazionalistici nella stampa e programmi televisivi di parte diffondono falsità sui cristiani, infiammando ulteriormente l’opinione pubblica. I fraintendimenti della dottrina cristiana presentano un’altra grossa barriera.
e) L’eredità della passata soppressione delle minoranze cristiane. Le agitazioni e l’instabilità politica prima e dopo la Prima Guerra mondiale ha portato alla violenza diffusa e alla deportazione forzata di molti armeni. I nazionalisti armeni, pressati dai russi, hanno combattuto per una nazione indipendente. L’orribile risposta turca si è manifestata nell’eliminazione virtuale degli armeni attraverso l’espulsione o il massacro. È stato stimato che circa un milione e mezzo di armeni siano stati uccisi. Pregate che il velo di pregiudizio e oscurità possa essere sollevato e che molti possano trovare pace e gioia nel perdono offerto dal Signore Gesù.
5. Le vecchie chiese sono sopravvissute fino all’inizio del XX secolo, ma da allora sono state decimate da massacri (armeni), severe persecuzioni (assiri) ed emigrazioni (greci, ecc.). Pregate per i sopravvissuti: per il riaccendersi della fede e per l’opera dello Spirito Santo. Il loro numero si è ridotto, secondo le stime, a 138.000 in dodici diverse tradizioni.
6. La chiesa turca è diventata finalmente una realtà visibile, ma costituisce ancora solamente lo 0,003% della popolazione etnica turca. Pregate per:
a) Il concilio della chiesa cristiana protestante. Questo collega tutte le comunità evangeliche e i loro leader. Il denominazionalismo (cioè la tendenza della chiesa a dividersi in tante piccole denominazioni) non è mai stato un problema, ma potrebbe diventarlo. Pregate che i leader turchi abbiano discernimento e saggezza nello sviluppare strutture appropriate, insegnamento, gli inni, la struttura della lode e i diversi livelli di comunione.
b) Comunità unite e forti. Gli stretti legami familiari e la sicurezza che ne deriva, significa che il rifiuto della famiglia dopo la conversione può essere traumatico. Le comunità devono diventare sostitute della famiglia. È comune che i credenti si tirino indietro, il compromesso di sposare non cristiani è frequente e la rottura di relazioni tra credenti è scoraggiante.
c) Evitare i pericoli interni: estremismi dottrinali, legalismo, conflitti personali, divisioni.
d) Coraggio nella persecuzione. Tutte queste situazioni si sono verificate: ostracismo sociale, maltrattamenti da parte della polizia, arresti arbitrari e irruzione durante il culto nelle chiese con falsi pretesti, portando insicurezza, paura e incertezza. I tribunali solitamente non accettano le accuse contro i cristiani, ma inevitabilmente si crea tensione.
e) Perseveranza. L’emigrazione è spesso una via per sfuggire alla persecuzione, trovare un lavoro che paga bene o un partner straniero da sposare.
f) Il riconoscimento legale della chiesa protestante nel suo complesso. Questo non è stato ancora garantito, ma un numero di congregazioni individuali sono state riconosciute, ricevendo il permesso di costruire o comprare una proprietà.
7. La visione per il futuro si sta sviluppando.
a) Nel 2000 sono stati stabiliti dalla chiesa alcuni obiettivi: nel 2005, ci sarebbe stata una congregazione in 50 delle 80 province (15 avevano una congregazione già nel 2000) e 10.000 credenti evangelici turchi. Pregate che questi obiettivi possano essere raggiunti.
b) Formazione biblica per i leader. Ci sono per ora due piccole scuole bibliche: la ‘Hall of Tyrannus’ vicino ad Efeso e l’Istituto Biblico Bitinia ad Istanbul, e molte altre sono state progettate. Un programma TEE (Educazione Teologica per Estensione) è già in corso.
8. I curdi sono una maggioranza in 16 province nell’est e nel sud-est della Turchia; 50.000 ogni anno si muovono in altre aree in Turchia e in Europa. Pregate per:
a) Una fine completa delle ostilità tra l’esercito e i separatisti curdi ed una giusta risoluzione della causa. Oltre 30.000 sono stati uccisi, migliaia di villaggi rasi al suolo e milioni di persone sfollate e ridotte in povertà.
b) Riabilitazione culturale dei curdi. La forte soppressione della loro cultura e linguaggio si è attenuata. I giornali curdi sono permessi e anche il film Gesù in kurmanji è stato legalizzato.
c) Le sette musulmane degli alevi e yezidi (quest’ultima basata sullo zoroastrismo e l’occulto): molti degli affiliati sono curdi. La pratica formale dell’islamismo e il grande rispetto per Gesù offrono opportunità uniche di testimonianza. Nuova letteratura e audiocassette sono state create specificamente per loro.
d) L’emergere di una chiesa di espressione curda. Ci sono probabilmente 300 credenti curdi in tutto il mondo, ma non esiste una congregazione in Turchia, anche se ci sono un certo numero di credenti in congregazioni di lingua turca. Pregate per tutti quelli che sono alla ricerca dell’opportunità di raggiungerli, per la traduzione delle Scritture (si sta lavorando per avere una traduzione in tutti i maggiori dialetti turchi), l’uso del film Gesù e altra letteratura curda.
9. Altri specifici gruppi di persone e zone non ancora raggiunte dal Vangelo abbondano. Pregate per:
a) Un gruppo crescente e attivo di credenti in ciascuna delle 80 province – 56 delle quali non hanno lavoratori o gruppi cristiani. Specialmente bisognose di preghiera sono le turbolente province dell’Anatolia (a maggioranza curda) e la costa del mar Nero (a maggioranza Lazi).
b) Studenti universitari. Ci sono 1,4 milioni di studenti in 817 diverse università, ma non c’è quasi nessun ministero specifico per i campus universitari, a parte per Izmir, anche se un certo numero di studenti ha conosciuto il Signore.
c) Bambini. Sono difficili da raggiungere. Il problema dei bambini di strada sta crescendo ad Istanbul ed a Izmir. Di recente è stata pubblicata una Bibbia turca per bambini e il ministero dei campi-scuola sta dando i suoi frutti.
d) Le minoranze etniche musulmane e le comunità di rifugiati centro-Asiatici (di cui abbiamo parlato qua sopra). Nessuna di queste persone è stata evangelizzata; molti vivono nelle loro comunità, anche se l’uso del loro linguaggio è in declino.
e) I rifugiati iraniani che sono scappati alla violenza e all’estremismo islamico della rivoluzione del 1979. Oltre 560.000 rimangono ancora in Turchia, molti ad Istanbul, mentre molti altri si sono spostati nei Paesi occidentali. C’è stata una risposta positiva al Vangelo ad Istanbul e Ankara e sono state stabilite piccole congregazioni di lingua persiana che contavano circa 50 credenti nel 2000.
10. Il lavoro missionario iniziò nel 1821, ma fu presto diretto alle minoranze non musulmane, più ricettive, nella speranza di raggiungere la maggioranza attraverso di loro. Dal 1960 le preghiere e lo sforzo rinnovato stanno lentamente portando frutto tra i musulmani. Tutti gli espatriati hanno vissuto a lungo sotto la minaccia delle molestie della polizia e dell’espulsione dal Paese, ma recentemente le espulsioni sono state annullate e dichiarate illegali dal tribunale in tre diversi processi. Pregate per:
a) Quelli chiamati, istruiti e dotati per il ministero in questo Paese dove le opportunità di condividere la propria fede sono difficili da trovare.
b) Opportunità per un ministero che renda possibile il raggiungimento dell’intera nazione col Vangelo. Molti immigrati sono impegnati nell’insegnamento, nello studio, negli affari oppure hanno visti turistici. Pochi hanno vissuto nell’Anatolia dell’est, nella costa del Mar Nero o nelle province dell’interno.
c) Buoni rapporti con i credenti indigeni: troppi stranieri nella stessa zona possono soffocare lo sviluppo di un gruppo dirigente maturo.
d) Le 50 o più agenzie, con circa 400 immigrati provenienti da circa 20 paesi, con una chiamata specifica al ministero dei turchi: per la continuazione di una produttiva cooperazione tra di loro.
11. Altre vie di testimonianza stanno portando frutto e hanno bisogno di supporto in preghiera:
a) Traduzione biblica. Tutte e due le traduzioni del Nuovo Testamento in turco, pubblicate nel 1988-89, sono state ben ricevute ed ampiamente vendute o distribuite. La Società Biblica prevedeva il completamento dell’intera Bibbia per il 2001.
b) La Società Biblica ha una libreria molto frequentata ad Istanbul ed è in grado di distribuire Bibbie e letteratura cristiana ai venditori ambulanti e anche alle librerie laiche. La pubblicità sui giornali nel 2000 ha creato una risposta senza precedenti.
c) Letteratura cristiana. Ci sono al momento sette case editrici turche cristiane che si occupano di pubblicare Bibbie, oltre a 100 libri diversi e due riviste. La letteratura è spesso ricevuta con piacere, ma a volte i distributori sono minacciati dagli estremisti islamici. C’è un grande bisogno di scrittori turchi cristiani.
d) Evangelizzazione postale in modo innovativo: amici di penna, giornali, offerte della BBC, ecc…, hanno generato una crescente risposta. Good News Ministries gestisce un vasto programma della BBC con successive iniziative rivolte agli ascoltatori interessati.
e) Una radio cristiana. Il crollo dei controlli regolatori ha aperto la via per una stazione cristiana in FM 24 ore su 24 ad Istanbul. Anche le trasmissioni internazionali hanno dato un contributo significativo. TWR, in collaborazione con IBRA, trasmette 10 ore alla settimana dall’Asia centrale e dalla Russia. Sono stati fatti dei progetti per una televisione cristiana satellitare.
12. Ministero rivolto ai turchi al di fuori della Turchia:
a) I tre milioni di turchi e curdi nell’Europa occidentale. Lavoratori emigrati in Germania (2,1 milioni), Olanda (290.000), Francia (250.000), Inghilterra (200.000), Austria (100.000), Belgio (95.000), Svizzera (50.000) e Svezia (37.000) sono molto più accessibili ai lavoratori cristiani ma anche più conservatori. Un certo numero di chiese e agenzie internazionali sta cercando di evangelizzare, ma l’ostilità locale per i lavoratori immigrati ne impedisce il loro raggiungimento. Tra questi sono OM, WEC, gli Amici della Turchia e Orientdienst. Ci sono forse 100 turchi convertiti come risultato di questo ministero. Ci sono persone che stanno lavorando anche tra i 95.000 turchi in Australia. Pregate per la moltiplicazione dei gruppi cristiani turchi e curdi in quest’area e, per questi, che abbiano un impatto nella loro terra natale.
b) Turchi nei Balcani. Ci sono opportunità per il ministero tra le minoranze turche in Bulgaria (1,1 milioni), Macedonia/Serbia (250.000), Romania (150.000) e Grecia (140.000). L’apertura della Bulgaria e dei turchi bulgari al Vangelo può essere molto significativa per la chiesa in Turchia. Nei Balcani oltre 12.000 turchi e zingari di lingua turca hanno conosciuto Gesù, a cominciare dalla fine degli anni ’80, attraverso un movimento di persone. Pregate per ministeri mirati all’insegnamento e alla mobilitazione di questi credenti.


(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2001)                                                        Traduzione di Alice Cardezza

1. Lo sviluppo di una piccola, ma significativa chiesa evangelica turca. I credenti turchi furono stimati attorno a 10 nel 1960. Il loro numero è cresciuto fino a raggiungere, nel 2000, circa 2.000 unità in 34 congregazioni.
2. Il riconoscimento legale dell’esistenza di una chiesa protestante turca e l’istituzione ufficiale di diverse congregazioni protestanti.
3. L’apertura crescente da parte delle autorità al riconoscimento della Turchia come una nazione multiculturale e multireligiosa.

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Musulmani 99,64
Cristiani 0,32
Ebrei 0,04
Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazioni Membri Affiliati
Ortodossa armena 19 25.749 43.000
Tutte protestanti straniere 51 5.594 16.000
Cattolica 50 9.281 15.500
Cattolica rito orientale 56 8.982 15.000
Ortodossa greca 5 2.098 3.000
Credenti turchi indigeni 34 2.000 3.000
Testimoni di Geova 23 1.559 2.600
Tutte protestanti indigene di minoranze 8 600 1.500
Altre denominazioni [19] 43 58.400 112.700
Totale cristiane [27] 289 114.300 213.000

Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World