DATI

CAPITALE: Budapest
GOVERNO:
 Repubblica parlamentare
POPOLAZIONE:
9 855 571
LINGUE: Ungherese 93,6%, altre 6,4%
ETNIE: Ungheresi 92,3%, rom 1,9%, altri o sconosciuti 5,8%
AREA TOTALE: 93 011 kmq
CONTINENTE: Europa

1. Il disinganno, l’insoddisfazione e lo sconvolgimento contro il governo e l’economia in particolare, spesso caratterizzano la vita in Ungheria. La rivolta del 1956 e le diffuse dimostrazioni nel 2006 e in seguito, dimostrano il desiderio di un migliore stato di cose. Lo scandalo politico ha portato molta delusione e scetticismo. Preghiamo per i rappresentanti eletti, affinché possano guardare il risultato politico passato, sradicare la corruzione diffusa e lavorare verso il miglioramento della vita per tutta la nazione.
2. Gli ungheresi hanno perso il contatto con il Vangelo, nonostante godano di una ricca storia teologica. Cercano risposte in molti luoghi: nel materialismo, l’edonismo, nell’alcool e, sempre più, nella falsa religione. La mentalità postmoderna predomina. Negli ultimi anni, la vita pubblica spirituale è caratterizzata da un allarmante aumento dell’attività dell’occulto e misticismo orientale, tra cui la stregoneria pagana, l’antico sciamanesimo Magyar e il buddismo tibetano. Più comunemente c’è una spiritualità di libera scelta che effettivamente non è religiosa, con qualche sentimento personale. Preghiamo che tutte le falsità e le filosofie vuote siano riconosciute come tali e che Cristo sia esaltato come la verità in questa nazione storicamente cristiana. Preghiamo affinché gli ungheresi vedano la verità del Vangelo e la libertà che questo porta attraverso Gesù.
3. L’apertura al post-comunismo del 1990 è passata. È ormai sempre più difficile testimoniare apertamente – le restrizioni vietano a insegnanti, dottori e altri di condividere la loro fede nel luogo di lavoro. La chiesa non è riuscita a rispondere adeguatamente alla finestra di opportunità che ora è in gran parte chiusa. Il cristianesimo, nonostante sia presente e attivo, non ha del tutto l’impatto che dovrebbe sulla società, sulla politica, sull’etica, sull’educazione e sull’economia. Preghiamo per una nuova rinascita nella chiesa – in seguito a quelle del 1939 e degli anni 1946-1950 – che possa dare vita ad un nuovo spirito di testimonianza e all’attivismo.
4. L’impatto della chiesa è irregolare e inadeguato. Alcune parti del paese sono molto più vive di altre. All’interno delle principali denominazioni, incluse cattoliche e riformate, sono attivi movimenti carismatici e di rinnovamento. Stanno crescendo nuove chiese indipendenti, ma la fiducia e l’unità tra queste e le chiese tradizionali devono ancora essere costruiti. In tutti i gruppi, la santità positiva e la maturità spirituale sono esigenze reali. A Budapest, i credenti sono benedetti con molte chiese, ma spesso si tratta di chiese superficiali piuttosto che impegnate a formare una vera e propria congregazione. L’apatia e la mondanità, come in tanti paesi, sono sfide, anche per gli evangelici. Preghiamo per una rinascita di unità, fiducia e cooperazione tra le chiese, per lo Spirito Santo affinché porti un rinnovamento di tutte le espressioni della famiglia di Dio.
5. Rimane un grande bisogno di evangelizzazione, nonostante la crescente quantità e il tipo di sensibilizzazione e di ministero pubblico. I cristiani hanno bisogno di acquisire fiducia nella potenza del Vangelo e la sua efficacia quando è condivisa nel modo giusto e nello Spirito. Il numero dei cristiani nominali è alto e milioni di persone hanno solo un contatto superficiale con la buona notizia. C’è ancora resistenza al Vangelo in gran parte dell’Ungheria. Preghiamo per la guida dello Spirito, per forme creative di testimonianza e di saggezza come, quando e dove raggiungere le persone. Grazie a Dio per l’aumento dei livelli di collaborazione a vasto raggio tra le diverse chiese e denominazioni.
6. In Ungheria c’è un deficit di leadership cristiana. Preghiamo per le seguenti necessità:
a) Per dei leader con una visione fresca e un’alta moralità. Molte sfide evangeliche sono insoddisfatte, molti occhi scrutano la condotta dei leader cristiani e molti leader sono prudenti a causa del passato. Preghiamo per l’unzione da parte di Dio e l’ispirazione di coloro che hanno il compito della leadership.
b) L’aumento e la responsabilizzazione dei leader laici. La maggior parte dei pastori è sovraccarica di lavoro che si estende in maniera troppo sottile, c’è una carenza di giovani pastori sia nel ministero attivo, sia nella formazione al ministero. C’è una forte Associazione di Anziani Riformati. Movimenti di formazione laica sono in aumento nella maggior parte delle denominazioni. Preghiamo che la chiesa possa maturare nella sua donazione al fine di sostenere i cittadini coinvolti nel lavoro cristiano locale ed estero.
c) La formazione della leadership. L’Ungheria è il cuore centrale dell’Europa per l’istruzione teologica. Ci sono quattro università cristiane che provvedono all’educazione nella teologia, scienze umane e diritto con diversi migliaia di studenti iscritti. Vi è una crescente attenzione per le missioni e l’evangelizzazione. Preghiamo anche per l’Istituto protestante per gli studi missionari, il Collegio Teologico Pentecostale, Calvary Chapel Bible College e per i seminari didattici gestiti da New Hope International e altri. L’ Accademia Centrale Teologica Europea e Parola di Vita sono due dei numerosi istituti teologici di lingua inglese. TEE / BEE è sempre più utilizzato, soprattutto per la formazione dei laici. Preghiamo che le generazioni più giovani si impegnino per l’opera del Signore e il Signore provveda per quanti scelgono una formazione a tempo pieno.
7. I giovani rimangono uno dei gruppi più aperto a testimoniare in modo amorevole e culturalmente rilevante. Preghiamo in particolare per:
a) L’insegnamento della conoscenza religiosa nelle scuole, nelle diverse centinaia di scuole cristiane e nelle scuole pubbliche che accolgono questo input. Sempre più spesso, le restrizioni impediscono agli insegnanti e agli evangelici di condividere il Vangelo nel contesto delle scuole pubbliche. Preghiamo per la libertà di testimoniare nelle scuole e per le persone con questo dono affinché si concentrino su questo ministero.
b) I programmi nelle chiese per i giovani e per i bambini. Dal momento che l’Ungheria si è aperta, associazioni giovanili denominazionali e para-ecclesiali, come YMCA, Awana, CEF, Dunamisz e altre, sono cresciute in dimensioni e in impatto. Convenzioni giovanili di larga scala si mostrano interessati. Gruppi missionari stranieri contribuiscono a questa area del ministero.
c) Gli universitari stranieri, che sono aperti alle maggior influenze spirituali, sia sane che non. A livello nazionale si sono sviluppati ministeri internazionali come CCCI, MEKDsz (IFES) e YFC i quali continuano a crescere. Ma nonostante gli oltre 200.000 universitari e studenti dei college in Ungheria, la maggior parte non ha alcun contatto con un gruppo cristiano.
d) I programmi di sensibilizzazione per l’estate – organizzati da molte chiese ungheresi e di Barnaba Csoport, La Lega Bibbia e OM – attirano tanti giovani di varie denominazioni a partecipare all’evangelizzazione e al lavoro di discepolato.
8. I meno raggiunti col Vangelo:
a) Gli ebrei.
Prima dell’Olocausto, ce n’erano 800.000. Ora il loro numero è di 90.000 – e ancora la più grande concentrazione in Europa orientale degli ebrei è al di fuori della Russia. Ci sono diverse comunità ebraiche messianiche. Preghiamo per una riconciliazione tra cristiani ed ebrei.
b) La comunità dei Rumeni (Gypsy), la più grande minoranza ungherese e certamente la più socialmente ed economicamente svantaggiata. Questo gruppo non ha visto la stessa svolta spirituale, come i rumeni in Spagna, Francia e Romania, ma ci sono tra loro molte nuovi gruppi i protestanti e carismatici. Inoltre, un certo numero di agenzie missionarie sta tentando di soddisfare le loro esigenze sociali e spirituali e, sempre più, l’etnia ungherese sta avendo un gran peso nel mostrare l’amore di Cristo per le persone bisognose sia a livello spirituale che pratico.
c) I senzatetto – che sono concentrati a Budapest in numero di ben 30.000 – affrontano condizioni di vita molto difficili. Preghiamo per i ministeri delle chiese e le missioni che cercano di entrare in contatto con loro; preghiamo per la creazione di strutture cristiane che possano prendersi cura di loro e dimostrare il Vangelo in modi reali.
d) I molti popoli immigrati che fanno dell’Ungheria la loro casa. Questi includono principalmente i vari popoli slavi, cinesi e altri. La maggior parte ha più possibilità di imbattersi nel Vangelo in Ungheria che nella propria nazione.
e) Gli ungheresi all’estero. Continua a destare preoccupazione la discriminazione contro le minoranze etniche ungheresi in Vojvodina serba-controllata, la Transilvania rumena e il sud della Slovacchia – tutti i resti della Grande Ungheria. Preghiamo per la riconciliazione tra queste minoranze e le diverse maggioranze nazionali e preghiamo che i cristiani ungheresi raggiungano anche coloro che vivono all’estero.
9. Le missioni espatriate aumentarono numericamente nel 1990 e da allora si sono stabilite. Preghiamo per più sensibilità e un vero atteggiamento di servizio per aiutare le chiese dell’Ungheria. Il principale ministero richiesto dagli espatriati è la formazione alla leadership e alla guida, formando i laici e impartendo una visione missionale. L’esigenza è ancora molto reale per i lavoratori a lungo termine che devono imparare la lingua e la cultura. Il movimento di missioni ungherese è ancora all’inizio, ma la grande promessa comincia a realizzarsi – un Expo Missioni di recente ha attirato 20.000 persone. Le grandi agenzie missionarie sono: CCIC, YWAM, RG, Abwe, Greater Grace World Outreach.
10. I ministeri di aiuto cristiani:
a) Distribuzione della Scrittura. L’ungherese Bible Society è stata rivitalizzata nel 1989. Preghiamo per il ministero di distribuzione delle Bibbie. Una nuova traduzione della Bibbia rivista nel 1990 ha segnato il 400° anniversario della versione originale ungherese.
b) La letteratura cristiana è richiesta. Sono state fondate molte nuove case editrici cristiane. C’è ancora la necessità di libri cristiani, scritti in ungherese che comunichino il Vangelo ai non cristiani in lingua e idiomi di oggi. Sono necessari anche i libri equilibrati, scritti in ungherese, per la crescita spirituale dei credenti. CLC ha due librerie in Ungheria.
c) I media cristiani. Oltre a molte ore di trasmissione a settimana in ungherese di TWR, le opportunità sono in aumento per i programmi cristiani locali in TV e radio. La Fondazione Radio Gospel ungherese e la le chiese riformate e luterane hanno i loro programmi radiofonici. IT ha uno studio di registrazione di musica, per servire l’Europa centrale. Internet e una serie di siti web cristiani offrono un altro mezzo per discepolare i credenti e raggiungere i non cristiani.


(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2010)                       Traduzione di Manuela di Stefano

Nel 1600, l’Ungheria era per il 90% protestante. Molti tornarono al cattolicesimo durante la Controriforma e nei periodi di discriminazione. I comunisti imposero rigidi controlli su tutti i cristiani dal 1948 al 1988 attraverso la discriminazione, l’intimidazione e l’infiltrazione. Nel 2000, venne festeggiato il millesimo anno della conversione dell’Ungheria al cristianesimo. Dal 1990 è presente la libertà di religione.


1. Un piccolo, ma storicamente ricco, movimento evangelico sta crescendo in dimensioni, maturità e fiducia. Molti tipi di ministeri stanno nascendo attorno alla nazione ed esiste la visione di una chiesa evangelica da fondare in ogni città, paese e villaggio in Ungheria.
2. L’unità tra le denominazioni sta vivendo una crescita tanto necessaria che le chiese vanno insieme a pregare, lodare e svolgere ministeri. Ci sono anche molti ministeri di preghiera che rappresentano i diversi sapori della fede cristiana – Il muro di preghiera Budapest, La Rete Nazionale di Preghiera e la catena di preghiera di 168 ore di intercessione sono esempi di questi.

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Cristiani 92,01
Non religiosi/altri 7,09
Ebrei 0,80
Musulmani 0,10
Dati aggiornati al 2010, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazioni Membri Affiliati
Cattolica 2.000 4.458.872 6.050.000
Riformata 1.210 400.000 1.600.000
Luterana evangelica 398 107.500 430.000
Testimoni di Geova 280 20.690 40.000
Chiesa di fede 305 20.000 40.000
Battista 333 11.118 22.236
Ortodossa rumena 18 10.526 16.000
Comunione di pentecostali evangelici 126 5.042 11.200
Avventista del 7* giorno 106 4.471 10.000
Communione di fratelli evangelici 80 4.000 6.800
Congregazione di Dio 46 2.000 4.000
Altre denominazioni [39] 586 31.042 57.300
Totale Cristiane [50] 5.488 5.165.300 8.287.500

Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World