DATI

CAPITALE: Nairobi
GOVERNO:
 Repubblica
POPOLAZIONE:
44 863 583
LINGUE: Inglese (ufficiale), Kiswahili (ufficiale), numerose lingue indigeni
ETNIE: Kikuyu 22%, Luhya 14%, Luo 13%, Kalenjin 12%, Kamba 11%, Kisii 6%, Meru 6%, altre africane 15%, non africane (asiatiche, europee, arabe) 1%
AREA TOTALE:
580.367 kmq
CONTINENTE: Africa

1. Lode a Dio per la grande libertà di predicare il Vangelo da quando c’è stata l’indipendenza, per la ricettività della popolazione e per l’entusiasmante crescita della chiesa. Più dei quattro quinti della popolazione si dichiara cristiana e i cristiani sono in tutti gli strati della società. Pregate che i cristiani possano essere per la nazione dei portatori di verità e contribuire all’aumento del livello morale della Nazione che è sull’orlo del disastro politico con un possibile collasso economico e conflitti inter-etnici. Pregate anche per un cambiamento tranquillo ed un governo democratico sensibile ai profondi bisogni della popolazione.
2. Il crescente livello degli abusi dei diritti umani, l’abolizione del dissenso, discriminazione etnica e corruzione necessitano di essere affrontate. Alcuni responsabili cristiani hanno cercato di far sentire la loro voce contro tali abusi portandoli a confrontarsi con il Governo. Il Consiglio Nazionale delle Chiese Cristiane e la Fratellanza Evangelica del Kenya all’interno sono divise sul modo di trattare tali questioni. Pregate che tutti i cristiani responsabili a livello nazionale e locale possano vivere in modo esemplare ed anche far sentire la propria voce all’unisono contro i mali in una società che afferma di essere in gran parte cristiana.
3. Le Chiese Protestanti e quelle autoctone sono cresciute rapidamente e la proporzione degli evangelici è alta. Il risveglio dell’Africa dell’Est (1948-1960) ha avuto un profondo e duraturo effetto sulle Chiese Anglicane, Presbiteriane e Metodiste. I fuochi del risveglio sono stati soffocati dal legalismo, divisioni, materialismo e conflitti di personalità. La successiva crescita delle chiese evangeliche e Pentecostali (sia internazionali sia autoctone) è stata sensazionale. Una delle più grandi è la Chiesa Interna dell’Africa (Africa Inland Church) frutto del grande contributo missionario di AIM. Pochi paesi in Africa sono stati più ampiamente evangelizzati.
4. La rapida crescita ha portato i suoi problemi:
a) Il nominalismo è diventato un problema più grande anche per il vasto numero di Evangelici nominali. Nairobi è “cristiana” all’80% ma solo il 12% della popolazione va in chiesa. Pregate perché si possa avere di nuovo un risveglio.
b) Tribalismo e costumi tribali hanno causato infinite divisioni e moltiplicazioni di chiese indipendenti, alcune teologicamente ortodosse, altre che si sono scostate di poco dalle vecchie religioni etniche. Pregate per l’unità basata sulla verità biblica che trascende la cultura e le personalità.
c) La mancanza di conduttori istruiti per le 70.000 o più congregazioni protestanti/indigeni è motivo di preoccupazione. Ci sono più di 60 istituzioni, con circa 2.000 studenti, che si preparano al ministero cristiano. Il Scott Theological College (AIC-AIMO) ed il St. Paul United Theolgical College (Anglicano, Presbiteriano, Metodista) sono istituzioni influenti. Il Nairobi Evangelical Graduate School of Theology (con circa 100 studenti da 18 Paesi), il Pan African Christian College e Daystar University College servono tutta l’Africa Anglofona. Ci sono anche numerosi programmi TEE. Pregate per questi, e che per loro mezzo le vite possano essere infiammate per Dio. Pregate perché più laureati possano essere pienamente ed adeguatamente sostenuti dalle loro congregazioni – un bisogno di tutte le denominazioni.
5. La visione missionaria continua a crescere nelle chiese in Kenya. Più di 500 Kenioti transculturali stanno servendo in Kenya o all’estero. Pregate per:
a) La visione di “Finish the Task 2000” lanciata nel 1998 affinché le chiese siano mobilitate ed operai chiamati, equipaggiati ed inviati alle persone da raggiungere con il Vangelo.
b) Il Centro Africano per le Missioni aperto nel 1998 dalle maggiori denominazioni, AEA ed altri, per ricercare e pubblicizzare i bisogni.
c) Scuole Bibliche e seminari affinché il Grande Mandato sia la base sul quale fondano il loro insegnamento
d) Sforzi da parte di AIC, Anglicani, Battisti e varie missioni autoctone per intraprendere attività evangelistiche.
6. Le missioni straniere hanno avuto un lungo e fruttuoso coinvolgimento in Kenya. Quasi tutti i ministeri nazionali stanno ora operando sotto la direzione Keniota, sia nell’estensione pionieristica, nell’insegnamento biblico o in ministeri di servizio. Molte opere missionarie hanno ministeri di sostegno globali o regionali localizzati in Kenya, delle quali disponiamo stime parziali dovute all’alto numero di missionari. Alcune grandi opere missionarie: AIM (250 operai), CCCI (154), Chiese Cristiane/Chiesa di Cristo (118), IMB-SBC (103), YWAM (89), WGM (85), SDA (73), SIM (49), Associazione dei Battisti Biblici (48), Missione Luterana Finlandese (47), AoG (38), CMS (35), PAoC (34), Missione Luterana Norvegese (28), CBI (23), IMI (23), Presbiteriana Coreana (23+), Missione Libera Finlandese (21), BCMS (12).
7. I principali settori della popolazione che hanno bisogno di ministeri specializzati:
a) Gioventù. Più della metà della popolazione è sotto i 15 anni. I ministeri giovanili sono vitali. SU ha avuto un profondo impatto sui licei. FOCUS (IFES) ha animato gruppi nelle università e nei college dove più del 10% dei 50.000 studenti è rappresentato da credenti attivi. Pregate per l’integrazione degli studenti cristiani nelle chiese locali. Ciò non è facile, ma il loro contributo è essenziale. CEF ha 30 operai a pieno tempo impegnati nel ministero dei bambini.
b) I malati di HIV/AIDS. Questa malattia è diventata un disastro silenzioso che la maggior parte rifiuta di riconoscere. Le chiese rifuggono dal fare i conti con la disperata crisi morale e sociale di questa calamità nazionale. Ci sono stati più di 730.000 orfani e 2.100.000 (14% della popolazione) contagiati nel 2000. Pregate perché i cristiani possano svolgere un ministero in questo settore.
c) Il grande numero dei cittadini dei quartieri poveri – includendo più di 60.000 bambini che vivono sulle strade di Nairobi.
d) Musulmani. L’Islam è stato a lungo inattivo ed irrilevante in Kenya più che in ogni altro posto in Africa ma tutto questo sta cambiando. I musulmani sono stati per secoli sulla costa ed a Nord Ovest ma ora stanno diventando più attivi nel campo dell’istruzione, nella costruzione di moschee e nel dare ricompense per le conversioni di cristiani. Pregate per coloro che cercano di testimoniare loro.
8. I popoli meno evangelizzati – circa il 9% della popolazione del Kenya appartiene a popoli marginalmente toccati dal Vangelo. Sia le chiese Keniote sia le opere missionarie estere stanno cercando di avere accesso a quasi tutti questi popoli. Pregate per:
a) La numerosa popolazione animista dedita alla pastorizia del Nord e dell’Ovest che ha iniziato a rispondere al Vangelo – i Turkana (13% di Cristiani), i Sabaot (2%), i Pokot (9%), i Rendille (3%), i Samburu (9%), i Daasenach (0,1%), attraverso il ministero di AIC/AIM, Anglicani e molti altri. Lodate Dio per questo e pregate per la fondazione di chiese ben guidate e culturalmente appropriate. Più del 20% dei ben conosciuti Maasai sono ora Cristiani.
b) I numerosi Musulmani Orom e popoli collegati del Nord Est – i Borana e i collegati Gabbra e Njemps (Chamus), anche i Garreh-Ajuran Oromo, Orma, Malakote e Munyoyaya. Solo fra i Njemps (12 congregazioni) e fra i Borana ci sono chiese (42 congregazioni e 6.000 Cristiani). Fra di loro abitano anche i Boni, i Dahalo, i Sanye e i Dorobo che sono discendenti dei Khoisan (Boscimani) e sono piccole popolazioni generalmente cacciatrici-raccoglitrici. Ci sono pochissimi Cristiani fra queste popolazioni Musulmane nominali.
c) Le nove popolazioni Mjikenda delle colline costiere. I Giriama, i Duruma, i Chonyl ed i Pokomo hanno un miscuglio di credenze tradizionali ed islamiche ma c’è anche una grande minoranza di cristiani. I Digo, i Segeju, i Pokomo (ceto alto) ed i Bajun sono fortemente Musulmani mentre i Cristiani sono pochi. Pregate per quelli che cercano di raggiungerli.
d) La popolazione costiera Swahili ed Araba che è fortemente musulmana. La maggior parte non è stata raggiunta ma i missionari Battisti del Sud hanno visto una moltiplicazione di chiese nella gran parte della città musulmana di Mombasa, con più di 10.000 battesimi dal 1985, molti dei quali provenienti da un ambiente musulmano.
e) I Somali nel Nord Est e nelle città. Le cinque tribù di Somali sono tutte musulmane. Un numero di operatori cristiani (AIC/AIM), SIM, CBIM, Battisti, Ministerio Sheepfold e Mennoniti li stanno raggiungendo e c’è un costante flusso di nuovi cristiani. Ci sono tre piccoli gruppi e meno di 100 credenti.
f) La comunità Asiatica è musulmana, Hindu, Jain, Parsee e Sikh. Le loro principali lingue sono Cutchi, Gujarati e Panjabi. La loro attività è rilevante nel commercio e nelle industrie private ma si sentono insicuri e minacciati come capri espiatori nella decadente economia del Kenya. Alcuni sono diventati cristiani attraverso il ministero IMI e Sheepfold. Ci sono ora sette o più congregazioni, la Fellowship Bible Church è una delle più forti. ASCKEN è un’associazione di ministeri Asiatici, Africani ed internazionali che cerca di raggiungere tutta la popolazione Asiatica dell’Africa dell’Est.
9. Bibbie e traduzione della Bibbia. La maggior parte delle lingue ha una porzione della Parola di Dio e 12 lingue locali hanno l’intera Parola di Dio. Pregate per:
a) Il valido ed attivo ministero della Società Biblica (UBS) nella traduzione, revisione, pubblicazione e distribuzione delle Scritture.
b) SIL con 129 operatori, collegati con i BTL autoctoni, hanno 13 attivi progetti linguistici. SIL serve anche molte chiese ed opere missionarie in tutta l’Africa dell’Est.
c) La Living Bibles International che ha progetti di traduzione per sette lingue del Kenya.
10. Ministeri di sostegno:
a) Programmi di aiuto attraverso molte opere missionarie come TEAR FUND, WVI, ecc. hanno avuto un significativo ruolo nell’aprire la strada al Vangelo nelle aride zone prostrate dalla carestia. Pregate per tutti quelli che sono coinvolti in questo duro e difficile ministero.
b) La MAF, con 76 operatori, ha un ministero ben sviluppato, effettua voli in molte parti dell’Africa dell’Est e del Nord Est del Congo dalla loro base di Nairobi. Senza questo ministero molta attività cristiana si fermerebbe. AIM-Air ha anche un vasto programma di volo nella regione.
c) GRN dispone di registrazioni in 174 lingue.
d) Il film Jesus è stato visto su larga scala e nel 2000 era in circolazione in 20 lingue con ulteriori 16 in processo di realizzazione.
e) La Radio Cristiana. Ci sono molti programmi cristiani messi in onda sulla Radio nazionale e reti TV ed è possibile installare una radio cristiana. FEBA-Seychelles trasmette 10 ore settimanali in Swahili ed ha un audience stimata di 650.000. TWR-Swaziland ha ulteriori 9 ore in Swahili e 20 ore in Inglese. FEBA e TWR hanno gli studi e gli uffici a Nairobi.
11. Nairobi è un polo strategico per il ministero in Africa e fuori. Molte organizzazioni Cristiane hanno lì la sede degli uffici continentali. L’Ecumenico AACC (Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa), la AEA (Associazione degli Evangelici dell’Africa) e PACLA sono alcune di queste. La AEA ha svolto un ruolo chiave nel promuovere fra gli evangelici unità e ministeri di teologia, addestramento, letteratura e di fraterna relazione. Pregate per quest’opera e per la sua estensione in tutta l’Africa.


(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2001)                                                         Traduzione di Nunzia Caione

1. Il permanente ruolo chiave del Kenya come solida base del ministero cristiano per l’Africa e per il mondo.
2. Gli evangelici in Kenya sono il 36% o 13 milioni – la seconda percentuale più alta dell’Africa e quasi uguale a tutti gli evangelici in Europa.
3. La crescita della visione missionaria nelle chiese in Kenya – un completamento di GCOWE nel 1997 in Sud Africa e nel 1998 la Consulta Nazionale 1998, e il programma Finish the Task 2000 l’ultimo avviato per raggiungere le 22 rimanenti popolazioni del Paese che non conoscono il Vangelo. Ci si è focalizzati su tutte le 22 e dal 2000 la metà è stata coinvolta.

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Cristiani 78,64
Etnie tradizionali 11,50
Musulmani 8,00
Bahaisti 1,10
Indù 0,34
Giainisti 0,20
Non religiosi/altri 0,15
Sikh 0,07
Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazioni Membri Affiliati
Cattolica 600 3.597.884 6.800.000
Chiesa della Provincia di Kenya 3.600 1.646.341 2.700.000
Chiesa dell’Africa interiore (AIC) 5.435 1.250.000 2.100.000
Presbiteriana 1.020 800.000 1.600.000
Assemblee pentecostali 4.023 233.333 700.000
Avventista del 7* giorno 2.135 483.049 700.000
Assemblee di Dio 1.400 380.000 600.000
Ortodossa africana 540 232.000 580.000
Pentecostale africana indipendente 456 228.000 570.000
Convegno africano 2.610 244.400 415.480
Pieno vangelo 2.714 190.000 380.000
Esercito della salvezza 1.800 180.000 346.000
Metodista 2.000 150.000 230.000
Fratellanza africana 991 99.099 220.000
Chiesa di Dio nell’Africa orientale 550 124.000 220.000
Vangelo africano 1.214 85.000 160.000
Amici (Quaker) 1.833 55.000 110.000
Altre denominazioni [412] 39.664 3.184.000 7.222.000
Affiliati doppi -1.422.727 -3.131.000
Totale cristiane [429] 72.585 11.739.000 22.523.000

Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World