DATI

CAPITALE: Tripoli
GOVERNO:
Governo provvisorio
POPOLAZIONE:
6 258 984
LINGUE: Arabo
ETNIE: Berber e Arabi 97%, altri 3%
AREA TOTALE:
1 676 198 kmq
CONTINENTE: Africa

1. Evangelizzare apertamente non è possibile. L’ultima sede missionaria fu chiusa nel 1960. L’intero popolo indigeno è intoccabile. Nonostante la libertà crescente concessa dallo Stato agli espatriati, è proibito proclamare il Vangelo ai libici. Avvicinarsi è potenzialmente pericoloso per ambedue le parti. Alcuni lavoratori espatriati hanno tentato di parlare con i libici, ma son stati ostacolati dalla rete intricata della polizia segreta. C’è un senso di desolazione e disperazione generale. Pregate che Dio mandi più cristiani arabi e missionari sul campo, specificamente per stabilire contatti con i libici in una maniera sensibile ma efficace. Pregate che questo paese così chiuso possa aprirsi al Vangelo.
2. La libertà personale è limitata. Le sanzioni economiche e l’eredità politica del passato, insieme alla politica praticata dal governo attuale, continuano ad avere conseguenze a lungo termine. Intercedete per una libertà più ampia per il popolo libico e per un’apertura più grande in Libia per gli operatori cristiani da altri paesi. Pregate che i cristiani possano andare oltre le caricature dei media occidentale che raffigurano i libici come fanatici islamici e possano riconoscere il bisogno che i libici hanno del Salvatore. Pregate che molti siano chiamati a servire in Libia.
3. La comunità cristiana è numerosa ma straniera. C’è una manciata di credenti libici, tutti affrontano gravi rischi per incontrarsi con i credenti, inclusa la paura di spie infiltrate. I cristiani tra gli espatriati sono principalmente nominali; pochi trovano l’opportunità di pregare insieme pubblicamente e la maggior parte delle chiese non ha un pastore. Ci sono alcune chiese attive nelle comunità protestanti, cattoliche e copte-ortodosse e alcuni gruppi informali di credenti di varie nazionalità asiatiche, africane ed europee. Pregate per una crescita della testimonianza cristiana senza ostacoli tra gli espatriati e che possa raggiungere ogni gruppo etnico tra essi. Nel 2000 sono stati bersagliati i culti in casa.
4. Altre mezzi per comunicare il Vangelo ai libici:
a) Trasmissioni radiofoniche. La radio e la televisione via satellite sono due delle poche vie per comunicare il Vangelo ai libici. Tre diverse stazioni radiofoniche trasmettono programmi in Libia: IBRA – da Radio Mosca, FEBA – dalle Seychelles, TWR – da Monaco. Con la proliferazione delle antenne paraboliche (forse nel 50% delle case), SAT-7 e altre emittenti televisive cristiane hanno un’importanza crescente. Ma contattare faccia-a-faccia qualcuno, anche se dimostra interesse, è praticamente impossibile. Pregate si facciano programmi creativi e stimolanti, un mezzo per evangelizzare chi è curioso, e per la protezione di chi si avvicina tramite questo servizio.
b) Letteratura e le cassette audio e video. Possono entrare nel paese solo per canali alternativi. Pochi libici hanno visto una Bibbia. Non esiste una Bibbia nella lingua araba libica. Pregate che si inizi una traduzione che permetterebbe ai libici di leggere il Vangelo nella lingua a loro cara. Pregate per la circolazione di video cristiani nonostante le ostruzioni. Pregate che la distribuzione recente del film JESUS possa produrre frutti permanenti. Pregate che i censori si convertano e che i materiali riescano a superare le dogane e il sistema postale.
c) Libici espatriati. I profughi politici, i diplomati, gli studenti e gli impresari potrebbero incontrare Cristo in altri Paesi; pregate che siano accolti nelle case e nei cuori dei credenti. Ci sono numerosi libici che sono alla ricerca, ma anche all’estero ogni loro movimento è controllato dai servizi di sicurezza.
d) L’accesso ad internet è severamente limitato in Libia ma sta diventando sempre più disponibile. Pregate che i libici siano attirati verso siti cristiani e attraverso essi conoscano il Vangelo.


(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2001)                                                                Traduzione di Marie Buti

Dal 1970 la confessione islamica è stata proclamata religione di Stato. I musulmani (per lo più sunniti, ma anche ibaditi, cioè kharigiti) sono circa il 97%, i cristiani sono circa il 3%, e di questi circa 56 000 sono cattolici. La maggioranza della popolazione araba e arabo-berbera è sunnita, mentre la maggioranza dei berberi del Gebel Nefusa è ibadita.

Da Wikipedia

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Musulmani 96,50
Cristiani 3,00
Buddisti 0,30
Non religiosi/altri 0,20
Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazioni Membri Affiliati
Ortodossa copta 14 34.000 85.000
Cattolica 2 27.952 40.000
Evangelica copta 6 2.200 4.400
Ortodossa greca 3 511 1.700
Altre denominazioni [11] 99 3.100 4.600
Totale cristiane [15] 124 67.800 136.000

Dati aggiornati al 2001, fonte Operation World