DATI

CAPITALE: Islamabad
GOVERNO:
 Repubblica federale
POPOLAZIONE:
185 044 286
LINGUE: Punjabi 48%, Sindhi 12%, Saraiki 10%, Pashto 8%, Urdu (ufficiale) 8%, Balochi 3%, Hindko 2%, Brahui 1%, Inglese (ufficiale), altre 8%
ETNIE: Punjabi 44,7%, Pashtun (Pathan) 15,4%, Sindhi 14,1%, Sariaki 8,4%, Muhajirs 7,6%, Balochi 3,6%, altre 6,3%
AREA TOTALE: 796 096 kmq
CONTINENTE: Asia

1. Il governo del Pakistan si alterna tra le parti civili incapaci, paralizzate da lotte interne e corruzione, e le dittature militari autocratiche.  Lo sviluppo sociale ed economico è quindi ostacolato, sebbene il troppo potere e la ricchezza siano nelle mani di una piccola elite. Il paese è sotto stress a causa di forze fondamentaliste a ovest del  Pakistan e  dal confinante Afghanistan come pure dal Punjab. Le tensioni con l’India e i problemi di lunga data con il Kashmir, una regione guidata da divisioni religiose e politiche, hanno anche minacciato la stabilità. Pregate che il Pakistan sia liberato dagli spiriti di illegalità e violenza che continuano a svenare la Nazione. Pregate per il sorgere di  leader integri e che il governo sarà efficace nel portare avanti la Nazione, provvedendo per coloro che hanno bisogno di assistenza e protezione. Quel Pakistan persiste, per tutti, come una nazione che testimonia la straordinaria flessibilità ed elasticità della sua gente.
2. Le inondazioni monsoniche del 2010 hanno causato devastazioni da nord a sud, così come il riempimento del fiume Indo ha spazzato via case, terreni agricoli e anche interi villaggi. Almeno 1,500 persone sono state uccise, centinaia di migliaia sono rimaste senza casa e circa 20 milioni di persone sono stati colpiti da malattie o mancanza di risorse di base. Pregate per i cristiani – quelli provenienti dal Pakistan e quelli che portano aiuto dall’estero – per dimostrare l’amore di Gesù nel soddisfare sia i bisogni a breve che a lungo termine provocati dal disastro. Pregate anche che Dio possa usare questa tragedia per aprire nuove porte al Vangelo in queste regioni, tra le meno raggiunte in tutto il mondo.
3. L’Islam fondamentalista, guidato dai Talebani, è sostenuto da una minoranza, ma influisce sull’intera Nazione. È aumentata la violenza contro le minoranze religiose (tra cui i Musulmani Sciiti),  distruggendo la coesione sociale e dividendo il Paese. Ciò disabilita lo sviluppo economico e mantiene milioni di persone in povertà attraverso il disordine che provoca  e tutto ciò modifica i valori. Di particolare rilievo per la preghiera:
a) La violenza e la guerra condotta dagli insorti, soprattutto nel paesaggio nordovest della Valle Swat, ha svuotato centinaia di villaggi, città e scuole, migliaia di morti e ha distrutto migliaia di vite. Il successo dei militanti gli ha dato un controllo temporaneo sulla regione e ha costretto concessioni dal Governo, che ha in gran parte ripreso il controllo.
b) L’imposizione della sharia nel nordovest – un risultato di un Governo compromesso con i militanti – significa sofferenza per molti, soprattutto per i non-musulmani. Invita inoltre a ulteriori aggressioni da parte dei militanti, dal momento che tali tattiche precedentemente hanno prodotto risultati significativi e concessioni.
c) La proliferazione dei Madrasa (stimate in numero a 20,000) – le scuole religiose dell’Islam che nelle zone controllate della sharia offrono una piccola educazione oltre la memorizzazione del Corano e impongono il marchio dell’Islam favorito dai militanti. Queste scuole, localizzate in ogni parte del Pakistan, esistono in parte per la mancanza di scuole statali e per gli eccessivi costi di quella privata, queste producono una nuova generazione di reclute per la causa militante.
d) La condizione delle donne sotto tali valori militanti è miserabile. Le donne sopportano di non avere nessuna libertà o giustizia, minima educazione e abuso domestico diffuso; i costumi delle strutture sociali e culturali rendono l’evangelizzazione di queste donne estremamente difficile. Pregate che la vera natura di tale espressione dell’Islam possa essere visibile a tutti, e resa impotente. Pregate per la salvezza di chi è più a rischio sotto il dominio della sharia. Pregate che il Governo abbia perspicacia su come far fronte a questa forza che appare impossibile da estirpare.
4. Discriminazioni e persecuzione contro le minoranze religiose assumono molte forme e sono diretti non solo contro i Cristiani ma anche contro gli Hindus, Ahmaddiyas e i Musulmani Shi. La lista dei mali perpetrati rende la lettura molto deludente.
a) La discriminazione istituzionalizzata contro le minoranze è aumentata sin da quando il Governo ha spinto una politica di islamizzazione nel 1980. Questo riguarda incarichi di governo, opportunità di lavoro e educative, e molti più impegni nella vita pubblica. Ciò fortifica lo stato più basso delle minoranze e impedisce il loro avanzamento economico e sociale. Gli incentivi sociali ed economici da convertire all’Islam presentano anche un problema per i non musulmani, che generalmente sono più poveri e hanno meno opportunità di carriera e di formazione.
b) La nota legge sulla blasfemia impone la pena di morte a qualsiasi persona diffami Mohammed, e la vita in prigione per chiunque profani il Corano. Gli estremisti di routine usano la legge – come un pretesto per motivi personali alla base della vendetta e dell’invidia – per accusare falsamente gli innocenti e incitare a sufficienza una frenesia religiosa, per generare una giustizia sommaria. Metà di quelli a capo di questa legge sulla blasfemia era musulmana.
c) Persecuzione e violenza sono la realtà di molti cristiani e di altri. Frequentemente, le chiese subiscono atti vandalici o vengono distrutte e le persone sono picchiate, uccise, abusate, rapite o forzate a convertirsi. La polizia di solito non è nemmeno intimidita dalla complicità delle folle o dei fanatici, e spesso non si raggiunge la giustizia.
d) Un clima d’intimidazione e paura pervade le vite dei cristiani e di altre minoranze. Sebbene la condivisione del Vangelo sia legale, i pochi cristiani non provano a farlo con i musulmani p paura della violenta ripercussione. Devono inoltre essere superati gli atteggiamenti negativi prevalenti dei cristiani nei confronti dei musulmani. Pregate che la libertà di religione possa essere mantenuta, sia di diritto sia nella pratica. Pregate per coloro che cercano di abusare della legge del Pakistan per fomentare il terrore e l’odio, che possano essere loro stessi soggetti alla giustizia. Pregate che i cristiani possano sempre essere preparati a condividere il Vangelo, e ripagare il pregiudizio con il perdono e la violenza con l’amore.
5. La Chiesa continua a crescere nonostante i molti ostacoli. Effettivamente, la maggior parte dei cristiani vive come cittadini di seconda classe, provenienti da uno sfondo e classi povere. Pregate per:
a) La rinascita. Povertà, analfabetismo e mancanza d’insegnamento hanno accelerato la corruzione, la carnalità e la diminuzione dei valor spirituali. L’abuso delle sostanze stupefacenti avviene abbastanza frequentemente tra i cristiani, tanto da essere una terribile testimonianza per i musulmani. Ci sono tasche di reale devozione (si calcola che forse il 10% dei credenti sia impegnato), ma la grande maggioranza della chiesa è nominale o immatura.
b) La guida spirituale nelle chiese. Lotte di leadership, casi giudiziari, fazioni e divisioni sono troppo comuni. Molti ministeri esistono per un guadagno finanziario. Pregate per la rinascita di persone umili, per leader impegnati nel servire la chiesa.
c) Unità. Recenti persecuzioni intensificate e la violenza servono a portare un po’ più di unità tra i cristiani, ma c’è bisogno di un ulteriore maggior progresso. Il “National Council of Churches” e il “Pakistan Evangelical Alliance” mirano a unire i cristiani e favorire la preghiera e il ministero collaborativo.
d) Le finanze. La maggior parte dei cristiani proviene da un contesto povero, il supporto materiale proveniente dall’esterno sembra essere in diminuzione. Ora sono necessari campi sicuri per le chiese, scuole bibliche e altre strutture cristiane per misure di sicurezza più elevata, che sono economicamente costose o addirittura inaccessibili. Gran parte delle infrastrutture cristiane è in cattive condizioni, con poche risorse solo per mantenere, se non aumentare, gli edifici. Pregate per soluzioni creative per quest’ obiettivo a breve termine.
e) I rapporti con lo Stato. Nonostante la discriminazione e spesso l’autentica ostilità con il governo, gran parte dei cristiani pakistani ama la sua nazione e desidera che essa prosperi. I credenti stanno considerando delle strategie capaci di dimostrare che essi sono sia cristiani sia pakistani. Pregate per una dinamica sana tra Stato e Chiesa, e che i cristiani possano essere una benedizione nella loro terra.
f) Educazione è un campo in cui  i cristiani possono avere potenzialmente un grande impatto strategico sul Pakistan. In passato, le scuole gestite dai cristiani hanno contribuito molto alla formazione dei grandi leader del Paese. Ma molti cristiani che ricevono un’istruzione di più alta qualità lasciano il Pakistan per opportunità migliori altrove. Pregate che molti possano restare come influenza di redenzione in Pakistan.
6. La formazione di leader è un bisogno enormemente critico per la chiesa. Pregate per istituzioni educative e di formazione, per un aumento di studenti, per una guida devota e saggia, per una sufficiente facoltà qualificata e per risorse economiche adeguate. Ringraziate Dio per la nuova generazione di leader pakistani, e pregate che sempre più pakistani possano essere capaci di servire in chiese nazionali senza il supporto di agenzie straniere.
a) Centri di formazione residenziali. Ci sono 12 college protestanti e 6 cattolici e scuole bibliche, importanti: “Gujranwala Theological Seminary”, “United Bible Training Centre”, “Full Gospel Assembly (FGA)”, “Bible College”, “Zarephath Bible Institute” e “St.Thomas’Theological College”.
b) Centri di formazione fondati dalle chiese. Gran parte delle denominazioni utilizza anche corsi TEE da “Open Theological Seminary” in Lahore che ha 3,000 studenti, in più di 200 centri, che frequentano corsi accreditati fino al livello di laurea in teologia.
c) Corsi biblici per corrispondenza. L’Istituto Biblico Pakistano per corrispondenza opera in cinque città, con circa 3,300 iscritti. S’invia inoltre un gran numero di Nuovi Testamenti e copie del film JESUS. Negli ultimi tempi le iscrizioni per questi corsi sono diminuite; pregate per un ritorno in maggioranza di studenti. La maggior parte dei credenti dal background musulmano ha preso BCC come parte del suo pellegrinaggio spirituale.
7. L’attività sul territorio da parte dei cristiani pakistani è una questione che richiede un gran cambiamento. Pochi musulmani non sono mai venuti a Cristo perché la chiesa esistente emergeva dai gradini più bassi della società – principalmente Hindu Dalits del Punjab e popoli tribali Hindu di Sindh. Esistono enormi confini culturali tra la maggioranza musulmana e la minoranza cristiana. Poco è stato fatto per raggiungere i musulmani e anche gli Hindus. Molti fattori concorrono a rendere i cristiani timorosi, introspettivi e silenti, ma nonostante le negatività, c’è un notevole grado di libertà nel condividere apertamente il Vangelo per coloro che hanno audacia e fede. I gruppi OM sfidano molti credenti a coinvolgersi nell’attività sul territorio. Pregate che i cristiani  si appassionino e siano capaci di condividere la loro fede e di rispondere alle richieste e alle domande dei musulmani. Stanno sorgendo segni di un risveglio in quest’area, e un piccolo ma crescente numero di credenti indigeni sta cominciando a raggiungere gli interculturali.
8. I credenti dal passato musulmano sono in una situazione unica e stimolante. L’Islam, particolarmente sotto la sharia, ha punizioni gravi e mortali per gli apostati. Eppure è crescente un numero di musulmani venuti a Cristo, spesso attraverso media, come letteratura, radio, TV, come pure sogni e visioni e la testimonianza di cristiani pakistani. Alcuni sono ex militanti. Le chiese, costituite in gran parte dagli Hindu e credenti di basso ceto, non sanno come integrare queste persone e discepolarle, e così gran parte di loro torna all’Islam, all’ateismo o si ritira a vivere una fede privata. Stanno emergendo alcuni network di credenti dal passato musulmano per un reciproco supporto spirituale e di discepolato. Pregate per questi network che siano diffusi e per associazioni che formino questi credenti così che essi non vadano via facilmente. Chiedete a Dio di suscitare leader per questi credenti, e per la loro protezione. Pregate che un tale movimento svilupperà solidi discepoli col desiderio di raggiungere altri musulmani.
9. Il Pakistan si trova nel vero cuore del mondo non evangelizzato. Oltre 350 persone e caste possono essere considerate non evangelizzate. Molti di questi non hanno nessuna chiesa, nessun cristiano, nessun missionario e nessuna testimonianza. Il Pakistan è la seconda più grande concentrazione del mondo di persone non impegnate, non evangelizzate e la seconda popolazione musulmana più numerosa del mondo. Pochi paesi presentano una sfida più grande per le missioni. Pregate per la chiamata di più intercessori, avvocati e missionari per queste persone in luoghi così duri:
a) La maggioranza Punjabi nella pianura Indus. Pochi di questi gruppi musulmani altamente popolosi sono stati raggiunti col Vangelo. Ci sono alcune associazioni tra loro come pure un numero crescente di credenti segreti.
b) I Pashtuns della frontiera nord-occidentale con l’Afghanistan sono famosi come persone combattive, clan e fondamentaliste, comprendendo la maggioranza dei Talebani. Essi controllano il traffico di droga e il commercio di armi in Pakistan e in Afghanistan. Oltre 2 milioni vivono a Karachi. Ci sono solo 2 associazioni di lingua Pushtu conosciute, ma sta nascendo una risposta al Vangelo. Una manciata di lavoratori espatriati e missioni s’impegnano al ministero tra loro, ma coloro che imparano la lingua sono sotto un intenso attacco spirituale. Alcuni dichiarano che il cuore della terra Pashtun è uno tra i posti sulla terra più oppressi spiritualmente.
c) I popoli di lingua Seraiki sono stati finora grandemente ignorati dal lavoro cristiano, con pochissime risorse cristiane a loro disposizione. In gran parte rurali, essi sono 14 milioni, divisi tra 200 popoli che parlano la lingua Seraiki sia come prima che come seconda lingua.
d) I popoli Sindhi sono tra i gruppi di popoli più poveri e meno evangelizzati del mondo. Ci sono solo un paio di centinaia di credenti conosciuti provenienti da un contesto musulmano e non veramente da una congregazione Sindhi tra questi gruppi che arrivano fino a 25 milioni di persone. Le radio FEBA, TWR e GFA hanno trasmesso in lingua Sindhi come pure in altre lingue. WV gestisce un ospedale che affronta molti bisogni di salute, soprattutto per le donne. “International Sindhi Partnership” si associa alle chiese e alle missioni interessate al popolo Sindhi. Stanno divenendo evidenti i segni dell’opera dello Spirito Santo tra il popolo Sindhi.
e) I Baloch e i Circa il 75% dei 10 milioni di Baloch del mondo vive in Pakistan. Essi sono notoriamente difficili da raggiungere – il Balochistan è geograficamente inospitale, povero e veramente difficile da accedere per espatriare, ma alcuni Baloch sono molto sensibili al Vangelo. Oltre un milione vive e lavora in Karachi. Solo poche centinaia di credenti Baloch e Brahui sono conosciute globalmente con notizie di un numero maggiore di coloro che si convertono, ma tanti rimangono insensibile al Vangelo.
f) I Mohajirs di lingua Urdu sono nativi dell’India. Sono molto urbanizzati e costituiscono quasi la metà della popolazione Karachi. Essi sono economicamente più prosperosi dei gruppi più grandi e sono abbastanza raggiungibili, ancora c’è solo un’agenzia e solo una chiesa fondata da un gruppo che sta provando a raggiungere ben 10 milioni di Mohajirs.
g) I popoli del lontano nord. Più di 27 gruppi più piccoli di persone vivono nella montagna delle valli di Kashmir, Swat, Dir, Chitral, Gilgit e Hunza. I Kalash sono in gran parte animisti ma stanno divenendo sempre più musulmani. Tutti gli altri popoli sono musulmani – Sunni, Shia e Ismaili. Pregate soprattutto per i Burusha di Hunza, i Tibetan imparentati con i Balti, i Khowari di Chitral, i Shina, i Kohistani e Turbvali come pure i numerosi gruppi più piccoli. Ci sono solo pochi cristiani e una manciata di associazioni tra questi popoli.
h) Karachi è una città caotica con un’enorme popolazione (il doppio della popolazione dei dati ufficiali) con conflitti inter-etnici, rapimenti, crimini violenti e tossicodipendenza. Karachi ha 6 popoli e oltre 1 milione di popolazione (Pashtun, Sindhi, Baloch, Punjabi, Bengali e Mohajirs di lingua Urdu) e altri 9 popoli con oltre 100,000 persone. Solo 3 hanno un gruppo dedicato di missionari concentrati sul loro raggiungimento. CMS e altri hanno un ministero ad alcuni dei 2 milioni di tossicodipendenti a rischio. Karachi è il centro economico e commerciale, il luogo d’interazione etnica e il posto più facile per gli stranieri per lavorare. Come tale, è una chiave strategica per raggiungere e influenzare i pakistani con il Vangelo.
i) I rifugiati Afghani. Tra gli 1-1.8 milioni d’immigranti rimane al nord del  Pakistan, la maggior parte di loro è lì per rimanere. La maggioranza è composta da Dari di lingua Pushtu, ma ci sono anche molti Uzbek, Tajik e altri gruppi. Molti si stanno spostando dai campi di rifugio alle città. Per anni, i gruppi cristiani hanno fedelmente offerto aiuto e assistenza, spesso con grande rischio per loro stessi, come risultato, c’è un numero di credenti afghani a Karachi e a Islamabad. Pregate per i cristiani dedicati, sia lavoratori stranieri sia nazionali, per raggiungere gli afghani nelle città del Pakistan.
l) Gli Ahmadiyya sono una setta missionaria musulmana, in gran parte costretti clandestinamente in Pakistan dalla persecuzione. Visti come eretici da altri musulmani, sono uno dei gruppi religiosi intensamente più perseguitati in Pakistan. Pochi dei 4 milioni degli Ahmaddiya in Pakistan o dei 10 milioni in tutto il mondo sono mai venuti a Cristo, ma le loro sofferenze li stanno rendendo più aperti alla Buona Novella. Al momento nessun gruppo è impegnato a raggiungerli.
10. I giovani sono un soggetto importante per la preghiera, poiché il 37% della popolazione ha meno di 15 anni e il 50% ha meno di 24 anni. L’iscrizione a scuola è bassa (solo il 40% nelle scuole statali), ma è in aumento, come il lavoro minorile è in calo. Pregate per:
a) La gioventù rurale, 2/3 dei giovani pakistani deve fare i conti con la povertà e il perpetrarsi delle pratiche medievali – proprio come il lavoro minorile, il lavoro forzato (spesso le ultime varie generazioni) e i matrimoni forzati (spesso dei figli per ripagare i debiti). Essi di solito hanno poche possibilità di una vita migliore e poche opportunità di sentire il Vangelo.
b) I giovani urbanizzati si trovano di fronte alla corruzione endemica, sia nella pratica d’istruzione sia in quelle di occupazione, come pure la disillusione per la politica e per il sistema in generale. Il futuro prevede gravi pericoli se questi temi non saranno affrontati; i reclutatori desiderosi di gruppi militanti attirano facilmente i giovani.
c) La tossicodipendenza è una sfida enorme. Gli studi indicano che fino a 7 milioni abusano di droga, molti dei quali sono studenti universitari o provengono dalla classe colta.
d) Il ministero specificatamente per i giovani è raro ma sta acquistando slancio. Un buon lavoro è stato fatto da SU, OM, Church Foundation Seminars e Christian Youth Development Organization. PFES (IFES) ha 70 gruppi con 1,000 studenti in 10 città. CCCI ha 74 componenti del personale nazionale operante in 20 città. Il discepolato e la formazione dei giovani cristiani per un futuro impatto, leadership e missione sono investimenti strategici per il ministero. Pregate per lo sviluppo di più risorse specificatamente per loro.
11. Le missioni cristiane hanno lavorato in Pakistan dal 1833. I Presbiteriani, gli Anglicani, i Metodisti, i Cattolici e, dopo, i missionari dell’Esercito della Salvezza hanno aperto la strada al lavoro. Altre missioni, prevalentemente evangeliche, sono entrate in Pakistan nel periodo dell’Indipendenza. C’è un grande bisogno di lavoratori in questo Paese d’immense richieste.
a) Pregate per molti più lavoratori, soprattutto tra musulmani a est e a sud del Pakistan. Dopo l’11 Settembre, un gran numero di missionari ha lasciato il Pakistan e non è mai ritornato. Questo ha lasciato un vuoto enorme tra i lavoratori, soprattutto tra i circa 128 milioni di musulmani in Punjab e nelle provincie Pregate per una maggiore consapevolezza di questo bisogno. Pregate che Dio possa porre un peso per il Pakistan sui cuori di molti. I lavoratori pionieri tra le persone non evangelizzate rappresentano il più grande bisogno, ma ciò richiede una reale chiamata, una profonda fede e un impegno a lungo termine.
b) I lavoratori espatriati continuano il loro ministero in Pakistan. Una persona può ancora ottenere un visto missionario in questo Paese altrimenti chiuso, ma l’ingresso ha più difficoltà. Le opportunità di servire abbondano nel campo della medicina, dell’educazione e dell’equipaggiamento dei ministri all’interno di organizzazioni riconosciute e stabilite legalmente. Ci sono, certamente, altre possibilità creative di accesso al ministero. Il lavoro della missione in ospedale continua ad avere un impatto significativo. La maggior parte degli espatriati lavora ancora con le chiese stabilite e le minoranze Hindu, ma questo è il cambiamento. Mentre i numeri dei lavoratori occidentali sono significativamente in calo, gli altri – gli asiatici in particolare – compensano questo declino. Pregate che le porte rimangano aperte in Pakistan, e pregate per la protezione e i frutti del lavoro della missione, soprattutto per coloro che sono focalizzati sulla maggioranza musulmana.
12. I pakistani sono emigrati in tutto il mondo negli ultimi anni – soprattutto nel Medio Oriente, Nord America, Gran Bretagna e Australia. La diaspora pakistana ha coinvolto circa 7 milioni di persone. Pochissimi di loro sono venuti a Cristo, e i cristiani hanno generalmente fatto  poco per raggiungerli. Pregate Dio per accelerare gli sforzi per raggiungere 1 milione di persone che vivono in Gran Bretagna e altri 2 milioni di pakistani che vivono come lavoratori nella regione del Golfo Arabo. Anche così, sono necessari più lavoratori e più coordinamento per questo ministero promettente e fecondo, aumento tuttavia sensibile e a volte pericoloso.
13. Il ministero dei media cristiani. In tutti i seguenti casi, le risorse in via di sviluppo, che sono rilevanti e contestualizzate per la prevalente cultura musulmana sono cruciali e saranno una benedizione per il numero crescente di credenti dal contesto musulmano.
a) La traduzione della Bibbia è una grande sfida, solo 7 delle 70 lingue del Pakistan stanno avendo il Nuovo Testamento o la Bibbia. I gruppi di traduzione stanno lavorando con 16 lingue; altre 2 hanno bisogno di una revisione estesa; 8 hanno bisogno di una traduzione definitiva e altre 6 hanno bisogno di ulteriori ricerche. Molte traduzioni esistenti sono vecchie, obsolete o non in uso. Le traduzioni in Urdu moderno e in Sindhi sono una sfida per la preghiera; lo stesso bisogno esiste in particolare per le lingue Punjabi e Seraiki. C’è anche bisogno di una traduzione in Urdu che incorpora una terminologia più appropriata per coloro che parlano la lingua Urdu musulmana. Pregate per gli espatriati e i nazionalisti che siano chiamati ed equipaggiati al lavoro di traduzione.
b) La produzione di letteratura. L’inter-denominazionale casa editrice cristiana MIK è stata fondata dai missionari Brethren. Qui, una vasta gamma di letteratura cristiana, incluse pubblicazioni SGM, è stata tradotta, curata e pubblicata. Altri ministeri di pubblicazione e traduzione si stanno aggiungendo al catalogo di libri cristiani disponibili, particolarmente in lingua Urdu.
c) La distribuzione della letteratura. La Società Biblica ha una rete importante di stampa, traduzione e distribuzione della Bibbia. La squadra OM e, in aumento, i ministeri nazionali proprio come Potohar Fellowship stanno distribuendo sempre più materiali stampati sul Vangelo. C’è bisogno di altro nuovo materiale per la popolazione musulmana di oggi.
d) Registrazioni Audio. GRN ha registrazioni da distribuire in 98 lingue e dialetti. I ministeri di Registrazione Cristiano Pakistano (Urdu, Punjabi e Seraiki), Good News Studios/TEAM (Urdu e Hindko) e IBRA (Pashto) stanno anche producendo la Bibbia, materiali evangelistici e d’insegnamento. Le audio cassette e i CD hanno un impatto potenzialmente enorme in un paese musulmano proprio come il Pakistan.
e) La radio è, per milioni, l’unico modo di ascoltare la Buona Novella. Rimane il bisogno di far maturare i cristiani e formarli per produrre più programmi. Diversi ministeri radio stanno trasmettendo in Pakistan, inclusi GFA, IBRA, HCJB, TWR, FEBA e AWR. Il monopolio del Governo delle onde medie radio vuol dire che l’onda corta è ampiamente usata e ascoltata. Pregate per più lavoratori, più lingue, più programmi, più trasmissioni e più persone che ascoltino e rispondano. FEBA trasmette 2.5 ore al giorno in Urdu, Punjabi, Pushtu, Sindhi, Siraiki, Hindko, Balti e Chitrali. TWR trasmette in Urdu e in Pushtu. IBRA trasmette 5 ore alla settimana in Pushtu.
f) Materiale Video. TEAM sta producendo una grande quantità di materiale video cristiano, e alcune organizzazioni indigene si stanno muovendo in questo ministero. Il film JESUS (e Maddalena, la versione ridotta per raggiungere le donne) è stato tradotto in 22 lingue del Pakistan. Le squadre di proiezione mostrano questi film alle comunità locali; pregate per la loro protezione e per la ricettività al Vangelo.
g) La televisione via cavo è un mezzo recente sempre più usato dalla chiesa locale. Le stazioni radio cristiane sono illegali, ma i canali e i programmi TV cristiani sono permessi. Pakistan Christian Network, Jesus Christ Television e Gospel Broadcasting Network sono 3 esempi, con milioni potenziali spettatori. Pregate che questi canali saranno effettivamente un ministero per i cristiani ed siano un’utile testimonianza per gli spettatori musulmani nell’esporre e dimostrare il Vangelo.
h) Siti Internet. I siti Internet cristiani e il loro supporto hanno un grande potenziale: siti evangelici on line, discepolato e materiale d’insegnamento, apologetica per rispondere all’Islam e anche traduzioni della Bibbia. La chat online dovrebbe permettere ai cristiani di interagire con chi pone domande quando la sicurezza e la salvezza sono dei problemi. I PC e i cellulari, soprattutto nelle città, permettono a più persone di accedere a questi materiali e avere il potenziale di raggiungere molte più persone in futuro. L’accessibilità a internet permette la diffusione della verità sul cristianesimo e il racconto della Bibbia e potenzialmente può portare trasparenza nei problemi sociali, economici e politici dove l’inganno una volta regnava. Tuttavia, i falsi insegnanti e la propaganda anti -cristiana prolifera anche attraverso questo stesso mezzo.
14. Le regioni del Pakistan sono ampiamente diverse, ed ognuna ha un’unica richiesta. La storia e la cultura pakistana, il governo centrale e l’influenza pervasiva dell’Islam si dirigono verso un’identità nazionale, ma alcuni commenti specifici per regione sono garantiti. Pregate per ognuna di queste regioni, che Gesù possa essere conosciuto più ampiamente, più profondamente e più velocemente.
a) Punjab, le fertili pianure densamente popolate degli Indios e dei popoli tributari. Sebbene sia il luogo a maggioranza di cristiani pakistani (principalmente nominali), questa regione ha un alto numero d’individui non raggiunti per ogni lavoratore cristiano che in qualsiasi altro posto al mondo. L’Islam predomina, ma più d’influenza Sufi che fondamentalista. Lahore è la città più influente culturalmente del Pakistan. Con 9 milioni di persone nell’area di Lahore, questa città è al 95% musulmana e contiene le comunità di tutti i principali gruppi di persone in Pakistan.
b) Khyber – Pakhtunkhwa (un tempo provincia al confine nord-ovest) e FATA (Area Tribale Federalmente Amministrata) sono le regioni montuose al confine con l’Afghanistan. I fondamentalisti islamici e i talebani sono forti qui, e la sharia si è implementata in gran parte in quest’area dominata dai gruppi tribali Pashtun. Quest’area rimane caotica e pericolosa per i cristiani e in particolare per i lavoratori cristiani.
c) Azad Kashmir, la parte amministrata dai pakistani, della regione altamente contestata Kashmir. Oltre ai rapporti tesi con l’India a seguito dei reclami contenziosi in questa regione, il Kashmir è un luogo di grande bisogno. I terremoti del 2005 e del 2007 hanno portato via 150,000 vite e hanno reso milioni di persone senza tetto. L’aiuto e il conforto dei gruppi cristiani hanno avuto un impatto molto positivo tra i musulmani di quest’area montuosa. Alcuni continuano a servire lì con il ministero.
d) Balochistan è una regione arida e infertile che è molto povera e sottosviluppata con scarsa popolazione. È dominata da Baloch fortemente musulmana. Ci sono pochi lavoratori cristiani in questa regione, ma esistono piccoli inizi di alcuni movimenti di persone.
e) Sindh è molto arida, anche desertificata, e una regione molto povera del sud. Il Sufismo satura l’area. Il Sindh è dove vivono i principali gruppi tribali Hindu (e la maggior parte dei credenti dal passato Hindu), e sede di chiese indigene. La popolazione musulmana è molto meno resistente qui che in altre aree; c’è tra loro un crescente numero di credenti dal contesto musulmano. È anche sede di Karachi, la più grande del Pakistan, la città più dinamica ed etnicamente diversa, che potrebbe essere considerata una regione a se stante.


(da Operation World, Patrick Johnstone e Jason Mandryk, 2010)                                    Traduzione di Stefania D’Urso

1. I movimenti di preghiera in Pakistan – e per il Pakistan e dall’estero – sono rapidamente moltiplicati e cresciuti. Migliaia intercedono per gli eventi di rottura, i bisogni emergenti e le sfide di lunga data. Una terra martoriata come il Pakistan ha certamente bisogno di preghiera.

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Musulmani 95,80
Cristiani 2,45
Indù 1,60
Bahaisti 0,05
Altri 0,03
Sikh 0,03
Etnie tradizionali 0,02
Non religiosi 0,02
Dati aggiornati al 2010, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazione Membri Affiliati
Chiesa di Pakistan 1.980 920.000 1.430.000
Cattolica 121 713.514 1.320.333
Chiesa presbiteriana di Pakistan 340 72.564 484.000
Presbiteriana riformata 288 43.165 180.000
Pentecostale unita 2.411 33.750 135.000
Esercito della Salvezza 150 57.485 96.000
Assemblee del Pieno Vangelo 83 19.814 64.000
Assemblea del Vangelo 3.000 30.000 60.000
Betania (Fratelli) 148 13.333 44.000
Metodista nazionale 17 9.500 27.170
Altre denominazioni [54] 3.147 432.808 693.467
Totale cristiane [64] 11.685 2.345.933 4.533.637

Dati aggiornati al 2010, fonte Operation World