DATI

CAPITALE: Freetown
GOVERNO:
 Repubblica
POPOLAZIONE:
7 075 641
LINGUE: Inglese (ufficiale), Mende, Temne, Krio
ETNIE: Temne 35%, Mende 31%, Limba 8%, Kono 5%, Kriole 2%, Mandingo 2%, Loko 2%, altre 15%
AREA TOTALE:
72 692 kmq
CONTINENTE: Africa

1. La fine del conflitto non garantisce l’integrità per la Sierra Leone. Rimangono molte minacce per la pace, tra le quali la corruzione è la più pericolosa – una porzione significativa di estrazione di diamanti avviene illegalmente. La sicurezza alimentare è un altro grave problema. La Commissione per la Verità e la Riconciliazione aiuta molti ex combattenti a reintegrarsi nelle loro comunità; questo è un motivo di lode. Eppure, le condizioni che li hanno spinti a combattere la prima volta, persistono ancora oggi. La pace é prevalsa ma è ancora fragile. La maggior parte delle persone agogna sicurezza, stabilità, cibo, lavoro e onestà da coloro che sono al potere. Preghiamo che queste aspettative vengano soddisfatte e non siano ulteriore causa di violenza.
2. La Sierra Leone rimane una terra di sofferenza. Le persone sono ancora impantanate in una povertà disperata; la maggior parte della popolazione sopravvive con meno di un dollaro al giorno. Negli ultimi dieci anni, è stato classificato come il Paese più povero del mondo. Con il più alto tasso di mortalità infantile e materna nel mondo e la diffusione di molte malattie (malaria, HIV, altre), l’aspettativa di vita è di 47 anni, e non accenna ad aumentare. C’è molto lavoro da fare per alleviare le sofferenze di coloro che hanno già dovuto subire così tanto. Preghiamo perché ci sia più attenzione per questi bisogni da parte della comunità mondiale – specialmente da parte dei cristiani.
3. Le società segrete e la loro influenza occulta modellano profondamente la nazione. Questo male spirituale giace dietro l’avidità e la crudeltà dei momenti più bui della Sierra Leone, ed è adesso il cuore dell’opposizione sociale e spirituale all’istruzione, alle misure anti-corruzione e all’emancipazione femminile. Molti cristiani hanno compromesso la loro purezza spirituale, causando la perdita di autorità della Chiesa. Preghiamo che queste potenze oscure possano essere legate e che l’influenza delle società segrete sia spezzata. Preghiamo che i cristiani possano vivere vite di fede, dipendendo da Gesù perché provveda loro e dia protezione e potenza.
4. La Sierra Leone è stata la prima nazione dell’Africa Occidentale ad essere evangelizzata. La prima chiesa protestante è stata fondata a Freetown, tra gli schiavi liberati, nel 1785. Eppure, dopo 200 anni di sforzi, solo il 13% della popolazione del Paese si dichiara cristiano. Pochissime denominazioni storiche sono cresciute significativamente negli ultimi 40 anni o hanno avuto un impatto significativo sul Paese. I gruppi più nuovi e più dinamici tendono ad essere spiritualmente superficiali e troppo focalizzati sugli insegnamenti che vertono sulla prosperità e i miracoli. Preghiamo che le chiese mantengano un sano equilibrino tra la Parola e lo Spirito, che i cuori ricerchino l’unità e la preghiera e che cresca un profondo desiderio di raggiungere, nell’amore, la maggioranza non cristiana.
5. É di cruciale importanza che i ministeri cristiani siano efficaci, in una situazione in cui sia la chiesa, sia la nazione hanno molti bisogni. Ricostruire e ristabilire la popolazione, le congregazioni, gli edifici e le organizzazioni richiederanno grande impegno, saggezza e generosità. Pregate per:
a) La Fratellanza Evangelica della Sierra Leone, che costituisce un punto focale per la cooperazione, la visione e il ministero di molte agenzie e denominazioni. Si propone, come obiettivi, quello di unire, mobilitare e rafforzare la chiesa, di essere una voce pubblica per gli evangelici e di provvedere servizi umanitari per coloro che sono nel bisogno.
b) Poche chiese sono equipaggiate per intraprendere dei ministeri che si occupino dei bisogni umanitari presenti. Preghiamo che lo Spirito Santo dia doni e capacità a molti per essere ministri in quest’area e che renda le vittime in grado di essere discepoli efficaci. Preghiamo anche per le agenzie di aiuti umanitari che cercano di alleviare la sofferenza della popolazione (WVI, Tearfund, Relief e molte altre). Preghiamo che le chiese locali collaborino efficacemente; preghiamo per le molte ONG cristiane che stanno svolgendo un lavoro eccellente nel Paese.
c) I ministeri tra le vittime di guerra. Le chiese devono essere luoghi di compassione, perdono e guarigione per coloro che hanno subito – o commesso – atrocità. Il numero delle vittime include molti orfani, coloro che sono stati costretti a diventare bambini soldato o schiavi dei ribelli, vittime di amputazioni, mutilazioni o stupri, coloro che soffrono di traumi psicologici a causa delle cose che hanno vissuto e coloro che hanno perpetrato questi atti. Un ministero del genere è estremamente gravoso e prosciuga le energie di coloro che vi si impegnano ma è altrettanto essenziale e gratificante. Preghiamo per le ONG coinvolte in questo lavoro; preghiamo anche affinché le chiese acquisiscano visione e formazione per un tale ministero.
6. La mancanza di responsabili formati spiritualmente e biblicamente è un punto critico; il dissesto dovuto al conflitto ha menomato la formazione teologica. Le scuole bibliche e i seminari sono gestiti da cattolici, anglicani e metodisti (Sierra Leone Theological College), wesleyani e battisti (The Evangelical College of Theology), assemblee di Dio, nazareni. Altre scuole sono la Travelling Bible School (Scuola Biblica Itinerante) di UFM e il Bible Training Centers for Pastors (Centro di Formazione Biblica per Pastori). Molti pastori non hanno un’istruzione superiore, per non parlare di una laurea teologica formale. Oltre all’ambito teologico, i pastori hanno bisogno di essere formati nell’ambito della consulenza, nell’ambito del combattimento spirituale e del ministero tra i poveri e i disabili. Ci sono poche risorse sia a livello finanziario sia livello didattico. Preghiamo che venga provveduto personale, studenti, libri, attrezzature e per le spese operative di questo bisogno così strategico.
7. Il ministero tra i giovani non è mai stato così cruciale ed è necessario che si espanda. SU e YFC hanno un impatto sui giovani più istruiti. SLEFES (IFES) ha 34 gruppi con oltre 3500 studenti, in cui lavorano nove persone a tempo pieno. Preghiamo che i laureati cristiani possano avere un impatto decisivo sulla nazione. Oltre al ministero tra gli studenti, molti bambini rimangono in situazioni difficili. Rainbows of Hope e altri ministeri lavorano con i giovani in carcere, figli di prostitute, bambini disabili e altri gruppi di bambini a rischio.
8. Gli effetti secondari del conflitto si fanno ancora sentire – la sofferenza umana dei sopravvissuti. Preghiamo per i seguenti gruppi di persone:
a) Coloro che soffrono traumi emotivi e psicologici a causa di quello che hanno vissuto. Questa categoria potrebbe includere la maggior parte della popolazione, ma in particolare ci riferiamo a coloro che hanno subito uno stupro. Queste ferite possono essere guarite grazie ad un appropriato ministero di consulenza per il trauma e grazie all’amore cristiano, ma rimane così tanto da fare in questo ambito di ministero, specialmente nella formazione di persone che si occupino di questi bisogni.
b) Vittime di mutilazione e storpi. Il conflitto in Sierra Leone è rimasto tristemente famoso per l’amputazione delle mani, braccia e piedi – per nessun altra ragione se non pura crudeltà e malvagità. Coloro che sono sopravvissuti a questo trattamento hanno bisogno di essere amorevolmente accolti e integrati nella società ‘normale’ e di essere formati professionalmente per un futuro impiego.
c) Ex bambini soldato. Più di 10,000 bambini hanno combattuto durante il conflitto, subendo e infliggendo tanta sofferenza. I marchi associati a questo ruolo rendono la reintegrazione molto difficile. Mentre crescono per diventare uomini, rimangono persone che hanno e creano problemi, non conoscendo altro stile di vita che non sia fatto di violenza e crimine. Preghiamo che vengano messi in atto ministeri che raggiungano questi ragazzi e diano loro l’opportunità di vivere vite abbondanti e sane.
9. La sfida di un lavoro non terminato. L’orgoglio e l’atteggiamento di superiorità mostrato dalla popolazione “cristiana” dei Krio, e la continua crescita dell’Islam, hanno limitato la crescita della chiesa nell’entroterra tribale. La maggior parte dell’evangelizzazione è orientata verso gli animisti, sebbene i musulmani abbiano mostrato un buon responso al Vangelo. Preghiamo per:
a) Le popolazioni musulmane. Durante il ventesimo secolo, l’Islam è cresciuto dal 10% al 60% della popolazione. La recente crescita dell’influenza islamica è in parte dovuta alle forze di pace dell’ONU. I soldati che vengono dal Bangladesh, dal Pakistan e dall’India hanno costruito moschee ovunque sono andati. Altre nazioni islamiche mandano missionari per riuscire ad islamizzare il Paese. Finora, l’Islam e il cristianesimo hanno goduto relazioni pacifiche. Preghiamo che la testimonianza cristiana ai musulmani possa essere chiara e coraggiosa, e fatta con sensibilità e umiltà. I popoli Fula Jalon, Krio Fulani, Mandingo, Susu,Temne-Banta,Vai e Yalunka sono i meno raggiunti, ma molte agenzie missionarie stanno lavorando con questi gruppi etnici nelle nazioni circostanti.
b) I gruppi più animisti vengono a Cristo più facilmente, ma sono altrettanto rapidamente islamizzati. I cristiani devono mostrare maggiore urgenza per la loro evangelizzazione. I Bom, Kuranko, Loko, Northern Kissi e Sherbro hanno il 5% o meno di cristiani.
10. Le missioni straniere hanno ministeri in Sierra Leone da due secoli, ma questo Paese rimane una campo pionieristico. Molto lavoro è stato spazzato via dal conflitto e si è dovuto ricominciare quasi da zero. Preghiamo perché siano attuate le giuste strategie di ministero nel contesto attuale, e perché si instaurino eccellenti rapporti di collaborazione con le chiese e i credenti locali. C’è bisogno di molti operai nei ministeri olistici e di riabilitazione, nella formazione dei responsabili e nella traduzione della Bibbia. Le principali agenzie straniere coinvolte nel ministero sono CCCI, GRN, i Traduttori Luterani della Bibbia, UFM, le assemblee di Dio e i gruppi metodisti e wesleyani. Anche le Mercy Ships visitano regolarmente la Sierra Leone, provvedendo cure mediche e chirurgiche, oltre a collaborare con le chiese locali nei ministeri di evangelizzazione.
11. Ministeri cristiani di supporto
a) La traduzione della Bibbia è un bisogno continuo. É in corso la traduzione in quattro lingue, principalmente da parte dei Traduttori Luterani della Bibbia. La Bibbia Kuranko e il Nuovo Testamento Kono sono stati completati da poco, dopo molti problemi e ritardi.
b) Le risorse audio sono vitali in questa cultura orale che soffre anche di alti tassi di analfabetismo. GNR possiede risorse audio in 26 lingue e dialetti. Parti della Scrittura e vari insegnamenti sono anche disponibili attraverso speciali apparecchi manuali nelle principali lingue e in Krio, Mende, Kuranko,Themne.
c) La radio cristiana è molto usata ed è una fonte di notizie e informazioni che gode di diffusa fiducia. Le due stazioni FM cristiane locali (Believers Broadcasting Network e RadioTrinity) forniscono le molte ore di trasmissioni ad onda corta dai campi più lontani. Sebbene l’inglese sia la lingua principale di queste trasmissioni, esistono anche numerosi programmi nelle lingue tribali.
d) Letteratura cristiana. CLC ha due librerie molto frequentate a Freetown e una in Bo. Preghiamo per il ministero che viene svolto attraverso queste pagine scritte; c’è un grande bisogno di queste risorse, che sono beni preziosi in questi tempi di povertà e crescita della chiesa che si trova ad avere molti giovani credenti. Il lavoro di distribuzione di EHC e della Società Biblica è, quindi, vitale. Il progetto di EMA-CLC chiamato ‘Book Aid’, che consiste nell’importare libri cristiani di seconda mano, è un’ancora di salvezza.
e) Film e video. Il film Jesus è usato in 13 lingue ed è in corso la sua traduzione in altre due. É stato visto da quasi tutta la popolazione.


(da Operation World, Jason Mandryk, 2010)                                                                             Traduzione di Miriam di Francia

1. La nazione sta pian piano facendo passi in avanti dalla sua tragica recente storia. Il successo delle elezioni di un nuovo governo permette adesso di poter cominciare la ricostruzione sulla base della pace restaurata negli ultimi anni. La presenza dell’esercito britannico e delle forze di pace dell’ONU hanno aiutato a terminare il conflitto e a far entrare la Sierra Leone in una nuova era. Ringraziamo Dio per la fine di 11 anni di follia che hanno rivendicato 100.000 vite, mutilato molte migliaia di persone e lasciato cicatrici sulla maggior parte della popolazione, in un modo o nell’altro.
2. I ministeri cristiani sono attivamente coinvolti nella ricostruzione del Paese. La maggior parte delle organizzazioni è impegnata in un ministero olistico che vuole venire incontro ai bisogni spirituali, fisici, psicologici ed emotivi delle persone. Questo approccio è il più appropriato e produce molto frutto a tutti i livelli.

Dati sulle Religioni

Religione % Popolazione
Musulmani 63,00
Etnie tradizionali 23,31
Cristiani 13,15
Non religiosi 0,50
Indù 0,04
Dati aggiornati al 2010, fonte Operation World

(che si autodefiniscono cristiane)

Chiese Congregazioni Membri Affiliati
Cattolica 1.488 125.000 215.000
Metodista unita 529 119.048 125.000
Metodista di Sierra Leone 335 23.110 39.750
Wesleyiana di Sierra Leone 276 12.141 38.000
Avventista del 7* giorno 55 19.500 27.885
Anglicana 53 13.333 25.600
Baptista 125 10.500 22-000
Fratelli uniti in Cristo 105 11.000 22.000
Assemblee di Dio 130 8.000 16.000
Pentecostale nazionale 30 8.982 15.000
Luterana evangelica 53 3.422 9.000
Altre denominazioni [83] 1.327 108.556 213.473
Totale Cristiane [94] 4.506 462.592 769.508

Dati aggiornati al 2010, fonte Operation World